Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dell’illuminazione!
Abbiamo già visto come ogni ambiente domestico necessiti di una quantità di luce (parliamo dei cosiddetti Lumen) differente, a seconda della destinazione d’uso della stanza: in un bagno, ad esempio, dovrà esserci maggior luce rispetto ad una camera da letto, che solitamente è un ambiente più soft.
Oltre ai Lumen, però, le attuali tipologie di lampade a led permettono di scegliere anche colore e quindi temperatura della luce: cerchiamo quindi di capire meglio quali sono le diverse tipologie di luce e quali sono le loro principali caratteristiche.
A differenza delle prime lampade a led, che emettevano tutte una luce biancastra, quelle moderne emettono luce a temperature diverse, che vanno dalle più “calde”, sui toni del giallo/arancio, a quelle più “fredde” sui toni del blu: l’unità di misura di questa temperatura è il grado Kelvin e più alto è questo valore, più fredda sarà la luce.
La temperatura della luce è a tutti gli effetti in grado di caratterizzare l’ambiente, donandogli la giusta atmosfera e, allo stesso tempo, rappresenta anche una scelta funzionale; molto dipende anche dal gusto personale, ma, in linea di massima, possiamo classificare il calore della luce delle lampade a led in queste fasce:
- fino ai 3000K: luce calda, dall’effetto soft e romantico. Viene generalmente indicata per le camere da letto e per alcune zone del salotto, per creare un ambiente caldo e rilassante.
- tra i 3000K e i 3500K: luce di temperatura intermedia, viene spesso utilizzata per le zone di ingresso e per la cucina.
- tra i 3500K e i 5500K: è la cosiddetta “luce bianca”, perfetta per ambieti operativi, come una zona studio o un ufficio.
- oltre i 5500K: luce fredda, molto intensa, generalmente poco usata negli ambienti domestici, si usa spesso in ambienti come ospedali o laboratori.
Non sapete quale sia la temperatura da scegliere per le vostre lampade a led? Il nostro staff sarà felice di aiutarvi, contattateci o venite presso una delle nostre sedi!